Oggi si festeggia il lavoro. In uno Stato organizzato e in un mondo civile, lavorare non solo è un diritto, ma anche il proprio modo personale di aderire a un contesto civile: si partecipa tutti, concretamente, alle sorti e al benessere fisico e intellettuale degli altri. Questo è il mio modo di essere “comunista”: farmi carico “della vedova e dell’orfano”, ma anche tutelare che ognuno possa avere dignità, possibilità e assistenza. Ma il lavoro spesso (quasi ovunque) è sfruttamento. Una delle piaghe più vergognose di questa epoca è lo sfruttamento del lavoro minorile.
Sono circa milioni i bambini vittime di questo affronto: prostituzione, guerra, al lavoro fisico. Con alcuni amici sto lavorando al Today project per sensibilizzare più persone possibile a questa emergenza. Per capirne di più ho realizzato un sito che spero vogliate visitare. Pubblico questo sito nel giorno dei diritti: diritto al lavoro, giustamente retribuito e dignitoso per tutti, ma anche diritto all’infanzia per i bambini.
Nessuno deve rubare i sogni e la vita al nostro futuro.
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