TAROCCHI E PRESENTIMENTI

Tre sassi,

giravolta, una corsa al pozzo

Tre ossi di pesca,

gioca un adolescente

A cinque stecca, il colpo non gli riesce

A meridione vola un falco basso

Nel quadrivio la quercia stormisce

senza vento

Il mendicante cieco tira su col naso

la donna che ritira i panni

ha un brivido anche se suda

Il soldato è attore consumato

e sembra sordo alla paura.

Ma anche lui trema e si guarda attorno

Presentimenti, sentimenti, lamenti.

Donna, fante, giro di ori e tarocchi spenti

Una vecchia si china sul bambino,

la falce arriva e non serve l’arrotino

Piange la casa vuota, la culla non serve più

Stamattina c’era il sole, il prete era sul ponte

Adesso, torvo, lavora di labbra,

ha tanto mestiere e poco cuore.

Ognuno fa il proprio mestiere come può.

La sorte tira tre ossi

e il colpo non le riesce

La notte bambina abbonda di veglie,

bicchieri pieni e fieno per le cosce

che con la morte vien voglia di scopare.

Fuochi, singhiozzi, mezzi rimpianti.

Ma solo fino a domani all’alba

che il ventre ora è già pieno di cibo e seme

 

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